L’Amministrazione Comunale scrive al Ministero della Difesa chiedendo un incontro per definire le modalità per l’assegnazione di quattro siti militari in zone pregiatissime della città. Porzioni di territorio oggi inaccessibili, off-limits, totalmente abbandonate, ma un tempo inserite nello strategico scacchiere della logistica operativa cittadina. Tali aree sono prevalentemente in disuso senza che però siano state mai restituite ai messinesi perchè mai dichiarate ufficialmente dismesse.
Il Calendario Ambientale 2014 è pronto! ...nella sua terza edizione, il Coordinamento Azioni Ambientali Messina - C.A.A.M - ha pensato di dedicarlo alle Piante della Macchia Mediterranea. Il calendario verrà presentato il 18 dicembre 2013 alle ore 10:30 presso la sede dell'ARPA Sicilia ST Messina, in Via S.Cecilia 41.
Continuiamo a proporvi una serie di testi che spaziando tra vari argomenti raccontano Storia, tradizioni e Cultura della nostra amata terra. Questa volta vi presentiamo "Messina. Il Sapore dei Ricordi", scritto da Marcello Sturiale e Uccio De Lorenzo ed edito da Pungitopo Edizioni Siciliane. Un libro da non perdere per i buongustai della tradizione culinaria siciliana.
L’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Mariarita Sgarlata, e il Segretario generale dell’Associazione delle Città d’Arte e Cultura, Ledo Prato, hanno firmato ieri 27 febbraio un Protocollo d’intesa per la valorizzazione delle città d’arte della Sicilia alla presenza di Francesco Giambrone, Orazio Licandro, Alessio Lo Giudice, Maurizio Masone e Cettina Raudino, Assessori alla Cultura delle città di Palermo, Catania, Siracusa, Agrigento e Noto.
Oggi vi proponiamo un libro, scritto a due mani da Vincenzo Caruso e Domenico Interdonato, che ci racconta una parte della storia bellica cittadina. Il libro, dal titolo Il Monumento alla Batteria Masotto e alle Batterie Siciliane è edito dalla Edas, inserito nella collana Lo Stretto di Messina nella storia Militare, ed è acquistabile anche online a soli 13 €.
Sconti sulle tasse per chi si prende cura degli spazi pubblici. Li prevede il decreto Sblocca Italia approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri. Poco righe del decreto concedono ai cittadini e a coloro che gestiscono esercizi pubblici di sperare che il Comune rinunci ad una parte delle tasse se si prenderanno cura personalmente degli spazi pubblici.
MessinaFortificata torna su FastNom
Basta vedere la foto e la posizione della città per immaginare, ed intendere, quanta storia abbia Messina. Situata sullo stretto omonimo, Messina fu fondata nel sec. VIII a.C. da coloni greci calcidesi.
Ebbe il nome di Zancle, che significa falce, poichè si estendeva in un'insenatura di forma semicircolare. Invasa dai messeni nel sec. V, assunse poi il nome di Messanion, trasformato nella forma latina Messana. Durante i conflitti tra greci e cartaginesi, passò dall'uno all'altro dei contendenti, finchè nel 241 a.C. se ne impadronirono i romani.
In epoca bizantina Messina godette di una certa libertà e i suoi traffici prosperarono fino a quando, nell'843, fu conquistata dai saraceni che dopo due secoli furono scacciati dai normanni.
Nel Medioevo la città ebbe un ruolo di grande importanza: il suo porto fu il punto di partenza delle crociate verso la Terrasanta.
Da questo momento in poi si sviluppò un'intensa attività economica insieme ad un notevole incremento demografico.
Sotto la dominazione di Federico II, però, Messina fu assoggettata dalla politica centralizzatrice del sovrano, fattore determinante delle numerose rivolte contro la dinastia sveva e dell'atteggiamento favorevole a Carlo d'Angiò, che nel 1266 occupò l'Italia meridionale e la Sicilia.
Durante la prima fase del regno angioino, la città contese a Palermo il titolo di capitale dell'isola, ma il sopravvento del ceto borghese e municipale la portò a schierarsi contro il re Carlo il quale, privilegiando i commerci napoletani, sfavoriva quelli siciliani.
Conseguentemente alla rivolta del Vespro nel 1282, Messina comunale e borghese si alleò a Palermo feudale e aristocratica, provocando la ritorsione di Carlo d'Angiò che fece assediare la città dal suo esercito.
Così la città fu costretta a sottoscrivere l'invito che i palermitani avevano rivolto a Pietro III d'Aragona a diventare, come legittimo erede della dinastia sveva, re di sicilia.
Sotto gli aragonesi, ma in particolare sotto gli spagnoli, la città vide la rinascita della propria economia e soprattutto delle attività produttive.
Questo portò Messina a rendersi autonoma dall'amministrazione del vicerè spagnolo che aveva sede a Palermo; da qui le rivolte antispagnole del 1647 e del 1672, anno, quest'ultimo, in cui i ceti mercantili locali richiesero l'intervento del re di Francia Luigi XIV per resistere alla minaccia spagnola. La flotta francese sbarcò dunque nel porto di Messina, la quale si dichiarò suddita del re di Francia. Dopo quattro anni però, i francesi abbandonarono Messina all'attacco degli spagnoli. Ciò portò non solo alla perdita di tutti i privilegi d'autonomia acquisiti negli anni precedenti, ma diede l'avvio ad una dedadenza, accentuata nel XVIII sec. da terremoti ed epidemie. Solo nell'Ottocento Messina potè risollevarsi, ma nel 1908 la città fu distrutta da un catastrofico sisma dal quale risorse completamente nell'ultimo dopoguerra.
Qui di seguito tre video molto sintetici sulla storia di Messina
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