Yamada Akiko, Otsuka Atsuko, Komoda Azusa, Kazuko Date, Yokoe Eichi, Izumi Hidenori, Sajiki Izumi, Takayasu Jun, Misawa, Kazuko, Kono Mari, Kishida Masumi, Sakakibara Megumi, Omori Midori, Pen2 (Okada Masami), Sughimoto Takeko, Tochihara Toshiko esporranno le loro opere a Forte Petrazza.
Per la prima volta in Italia, la mostra rappresenta uno spaccato dell’arte contemporanea giapponese, mostrando come si coniuga la tradizione del Sol Levante con gli impulsi dell’arte occidentale in una commistione unica. Dei sedici artisti ospitati in mostra, 11 artisti verranno appositamente dal Giappone per presenziare all’inaugurazione del 3 agosto: sarà un’occasione irripetibile per conoscere artisti così distanti dalla nostra cultura eppure così vicini a noi per alcuni aspetti.
Laddove fosse utile, per eventuali interviste, ed esclusivamente durante la presentazione, sarà presente un interprete di lingua inglese messo a disposizione dal Museo del Fango. All’inaugurazione verrà messo a disposizione dei giornalisti il catalogo della mostra.
Saranno presenti, tra gli altri: il direttore artistico del Museo del Fango, Michele Cannaò, la curatrice della mostra Angela Manganaro; il sindaco di Messina, Renato Accorinti; il capo del Genio Civile di Messina, Gaetano Sciacca; il Presidente della Fondazione di Comunità e di Orcinus Orca, Gaetano Giunta.
Il Museo e l’Associazione F.A.N.G.O
Al loro quarto anno di attività – tanti ne sono passati dalla tragedia che il 1° ottobre 2009 devastò quella che i Greci chiamarono Terra delle Belle Acque e che suggerì a Michele Cannaò la creazione di un Museo del Fango che fosse Laboratorio interdisciplinare delle Arti - il Museo e l’Associazione F.A.N.G.O, hanno al loro attivo, oltre a un numero sempre crescente di opere e di adesioni da parte di artisti italiani e stranieri, l’allestimento di diverse mostre, la realizzazione di una serie di incontri e convegni sul patrimonio artistico, sulla salvaguardia del territorio, sull’arte di vivere l’arte, sul legame inscindibile tra Cultura, Legalità e Sicurezza, la concretizzazione della “Montagna ad Arte” con la posa delle prime tre grandi opere (la “Grande Scala o la Veronica” di Michele Cannaò a Giampilieri contrada Lumbri, “L’albero della vita” di Pippo Galipò, Caudio Militti e Togo a Molino, La notte di San Lorenzo” di Sara Teresano a Scaletta Zanclea) e tutti gli eventi relativi al rilancio dell’intera area posta a sud della Provincia di Messina.
Un percorso sempre più ricco di appuntamenti, in cui i progetti, come le adesioni, si moltiplicano anche in ragione di un diverso modo di intendere il museo, di fare arte, e di vivere la cultura.
Per informazioni: Ufficio Stampa Angela Manganaro 3477532687 - museodelfango[@]libero.it