Nel solo 1943 infatti, Messina subì ben 4 bombardamenti navali e 2.805 bombardamenti aerei. Solo nei primi 15 giorni di agosto furono sganciate sulla città più di 6.500 tonnellate di esplosivo con l’intento di impedire, senza successo, la ritirata di 40 mila tedeschi e di 60 mila italiani insieme a mezzi di trasporto e armamenti.
La Zona Falcata fu uno dei principali obiettivi delle incursioni aeree per la presenza di impianti ferroviari, depositi munizioni, invasature di navi e batterie contraeree.
Il Centro Studi del Museo di Forte Cavalli ha predisposto un calendario di eventi e iniziative culturali, organizzate in piena sinergia con Istituzioni e Associazioni, per consentire il recupero della memoria di quei terribili giorni nella splendida location del Forte di Larderia.
Ad impegnarsi nell'onorare l'anniversario, aderiscono al progetto con varie iniziative anche (vi saranno diversi appuntamenti durante l'anno) l’Associazione Nazionale Reduci Civili di Guerra, il Circolo (concessionario del Rifugio Cappellini), Oloturia Sub (per la conoscenza dei relitti di guerra sui fondali dello Stretto), il Dipartimento Militare di Medicina Legale (Ospedale Militare), Pizzo Chiarino, le Istituzioni Scolastiche, oltre che diversi studiosi e testimoni che hanno vissuto quei tragici momenti della storia cittadina.
Forte Cavalli è sede di un Museo Storico delle fortificazioni peloritane che attraverso un percorso che, partendo dalle invenzioni balistiche del Generale Giovanni Cavalli (da cui deriva il nome della struttura fortificata di Larderia), racconta la storia della difesa dello Stretto dal periodo post-unitario sino alla II Guerra Mondiale mediante tavole iconografiche e oggetti appartenenti alla struttura raccolti negli anni grazie ad una minuziosa ricerca. Oltre all'appuntamento di domenica 14 aprile, è possibile visitare il museo storico e la struttura militare, dalle 10,00 alle 12,30, le seconde domeniche del mese.
Info più dettagliate su www.fortecavalli.it