Lo strumento utilizzato dagli studiosi, il georadar, non permette di sondare il terreno oltre i tre metri di profondità, quanto basta per individuare dei locali sottostanti che dovrebbero appartenere ad una chiesa eretta in epoche precedenti. Per meglio indagare è stata già stabilita la data per una seconda introspezione. Sabato prossimo gli esperti, con un georadar più potente in grado di raggiungere i dieci metri, proveranno a scandagliare il terreno per dare ulteriore conferma che sotto il monastero vi possa essere una cripta che conserva la tomba di Antonello.
Il Monastero è stato casualmente individuato nel febbraio del 1989 mentre una ditta stava eseguendo i lavori per la costruzione della corsia laterale del viale Giostra. Vennero alla luce i resti del convento eretto nel 1855 costruito molto probabilmente sopra il vecchio monastero del 1166.
Aspettando la nuova indagine dei prossimi giorni, ci auguriamo che un altro pezzo importante di storia della nostra città possa finalmente risorgere ed essere fruibile al pubblico.