La Cinta Muraria Messinese fu ristrutturata nel 1537 dall'ingegnere Antonio Ferramolino che negli anni a seguire di occupò di "rimodernare" numerose fortificazioni siciliane seguendo i nuovi concetti costruttivi del tempo.
A Messina, il Ferramolino edificò il Forte Gonzaga, il Forte del Santissimo Salvatore e ristrutturò il castellaccio. Riguardo alla cinta muraria, l'ingegnere la allargò a nord verso l'attuale Piazza San Vincenzo e verso mare. Diversi furono i miglioramenti e le integrazioni.
Dopo il terremoto la Cinta fu in parte distrutta per far spazio a nuove costruzioni sopratutto di edilizia popolare. Ancor oggi sussistono dei resti: è infatti possibile ammirare i due bastioni e le relative mura sulla Tommaso Cannizzaro e in via Pecunio Frumentario, il baluardi sotto e dietro Cristo Re, e in piazza San Vincenzo.