Il bunker in Portella Castanea, ancora in buono stato, si trova ad un altitudine di 450 metri sul livello del mare.
Il Bunker COLLE SAN RIZZO composto da due strutture si trova ad un altitudine di 395 metri il primo. A tutt'oggi, questa prima opera si trova in buono stato. E' una struttura atipica mascherata da abitazione civile con tre aperture. Un'altra struttura, poco più in basso (390 m/slm), ha una sola apertura e completa la struttura difensiva.
Struttura che si trova a Massa San Giorgio (355 metri sul livello del mare), anch'esso ipogeo con postazioni per cannone controcarro e arma automatica. Si trova in proprietà privata.
La struttura fortificata chiamata GESSO, in quanto si trova nell'omonimo paese, era utilizzata da postazione circolare monoarma. Sono ancora in ottimo stato, consevati accuratamente dai proprietari, due opere che si trovato ad un altezza sul livelo del mare tra i 210 e 220 metri. Possibile che la struttura avesse un'altra opera, ma non vi è certezza.
Il paese di Gesso, oltre ai bunker ed altre opere minori (c'è anche un tobruk) ospitava sicuramente una fotolettrica e una batteria contraerea. Durante gli anni di operatività subì diversi attacchi aerei Angloamericani, il primo dei quali, il 30 gennaio del 1943 venne colpita la fotoelettrica. Vi è conoscenza di un secondo attacco 12 aprile, ed un terzo il 6 giugno dello stesso anno.
Gesso fu inoltre il paese in cui il 16 agosto 1943 le truppe Usa fissarono il comando provvisorio, precisamente in C.da Locanda, prima di entrare a Messina il 17 agosto del 1943.
Il Bunker di San Saba si trova a Calamona e, come quello di acqualadrone, si occupava principalmente di controllare il tirreno. Si trova ad un altitudine di 65/75 metri sul livello del mare. La sub struttura superiore è in ottimo stato (aveva 3 cannoniere) mentre di quella più bassa rimane solo la piazzola controcarro in barbetta.
Il FORTINO ACQUALADRONI si trova ad un altitudine di 25 metri ed ha quattro aperture.
Impiegato per l'osservazione costiera risulta in ottimo stato e facilmente raggiungibile (su terreno privato) dal torrente che sfocia a Acqualadroni.
Il Bunker di Tono si trova a soli 4 metri dal livello del mare. Infatti, serviva per l'osservazione costiera. E' tra le poche strutture del Messinese del tipo a toppa di chiave.
Recarsi in zone ed aree che durante i conflitti sono stati campi di battaglia o particolari punti di osservazione e difesa, ci si imbatte spesso in originali opere di varie dimensioni e forme costruiti in calcestruzzo sia semplice che armato, ma anche composti da cupole blindate o caverna, con mura possenti che si innalzano in posizioni particolarmente favorevoli al controllo di strade, torrenti, coste, passi, o in quelle che una volta erano le prime linee di combattimento.
Queste opere sono denominate genericamente bunker, casematte o fortini, ma tecnicamente esse sono delle postazioni che rappresentano un articolato sistema difensivo esteso secondo schemi diversi.
Il bunker è un’opera fortificata permanente, con copertura e mura a prova di bomba, dotata di cannoniere-mitragliere destinate al posizionamento di armi da fuoco come fucili mitragliatori.
La funzione del bunker era quella di controllo e difesa di una data area e, nel contempo, a protezione per gli occupanti. Tali strutture avevano dunque un duplice funzione in base alle necessità offensive o difensive.
Il nostro Paese è disseminato di queste opere, le quali spesso sfuggono alla vista essendo ancor oggi ben mimetizzate. Infatti, molte venivano camuffate da abitazioni civili.
Naturalmente esistono diverse tipologie di bunker che dipendono principalmente dala funzione specifica, dalla zona da controllare, dal tipo di area in cui sorgono, dall’ampiezza, la forma, la presenza di più piani, il materiale costruttivo, la rifinitura, il tipo di arma in dotazione (fm = fucile mitragliatore; mg = mitragliatrice; pac = pezzo anticarro), di mascheramento, di ingresso o il numero e l’ampiezza delle cannoniere o mitragliere.
Una caratteristica essenziale del bunker che lo identifica per composizone è quella dell’aspetto monolitico che è comune ai diversi tipi di opere.
Il numero dei bunker presenti (molti sono stati demoliti nel dopoguerra) nel territorio Messinese è discreto (s ene contano 36). Un buon numero se si considera che da questo specifico punto di vista, Messina era una delle zone meno fortificate in Sicilia.
I bunker, come già accennato, costituiscono il fronte a terra e rientrano nella categoria delle opere resistenti all’artiglieria medio-leggera. Non ebbero infatti un importanza rilevante durante la guerra, poiché Messina non fu una zona di “prima linea”. La loro funzione era dunque principalmente di osservazione e controllo delle zone in cui sorgono.
La mancanza di materiale e di manodopera, ha reso queste opere resistenti soltanto ai colpi di piccolo calibro (spessore delle mura di circa un metro) o addirittura solo antischegge (spessore di circa 60/70 cm). Il materiale costruttivo di solo calcestruzzo e aggregati è piuttosto povero, mancando completamente l’armatura in tondini di ferro.
I bunker componenti il fronte a terra di Messina sono dislocati sul territorio a gruppi di due, tre o quattro o più, in varie zone, e spesso presentano particolari degni di nota.
La disposizione standard è composta da gruppi di 2 o 3 e oltre in modo da fornire una reciproca assistenza di fuoco con difesa a 240 se non addirittura completa (360°). Non mancano i casi di gruppi sostanziosi di 5 o 6 bunker più varie opere com'anche postazioni isolate e parecchio distanziate tra loro alle quali spettavano principalmente compiti di osservazione costiera.
Le opere sorgono quasi tutte a controllo delle valli e dei torrenti ed in zone più elevate a difesa di altre opere fortificate o polveriere. Sono rari infatti quelli presenti in prossimità della costa o direttamente sulla spiaggia. La loro struttura è a volte parzialmente interrata per essere meglio protetta e mimetizzata. La collocazione in profondità con posizioni di sbarramento più arretrate era stata adottata allo scopo di impedire la penetrazione nemica all'interno del territorio.
I bunker non erano così come oggi noi li possiamo vedere, essendo un tempo meglio camuffati e mimetizzati in diversi modi, venivano infatti adattati al sito in cui sorgono in modo da sottrarsi alla vista nemica.
Alle loro pareti esterne venivano applicate colorazioni mimetiche policrome rosse, gialle, verdi, nere, a seconda del tipo di ambiente che li circondava. Mentre, in alcuni casi, i bunker venivano direttamente rivestiti in pietra, pezzi di roccia o cemento satinato, oppure venivano costruiti sotto sembianze normali, tipo forni, case, o edifici civili vari, allo scopo di sottrarli all’individuazione nemica.
L’ingresso è posizionato nella gola o sul lato dell’opera, mentre le aperture possono variare di numero, grandezza e ampiezza in base al settore di tiro e le armi da utilizzare, ma presentano sempre la caratteristica forma svasata che permetteva il maggior brandeggio possibile dell’arma con la parte interna liscia e quella esterna a gradini a protezione del tiro d’infilata nemico.
I bunker Messinesi risultano quasi tutti in buone condizioni ed in genere non hanno subito gravi danni durante la guerra. Essi rappresentano un modello di architettura militare di un certo rilievo. Moderna, essenziale e nel contempo funzionale e razionale basata su una precisa scelta strategica.
I bunker messinesi son caratterizzato da alcune particolari capacità di adattamento al terreno ed all'ambiente circostante tanto da renderli "invisibili" ad un occhio poco attento.
Numero approssimativo delle opere permanenti 1935–1943 individuate a Messina
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Bunker di varia tipologia e dimensioni |
36 |
Postazioni controcarro protette |
3 |
Postazioni controcarro in barbetta |
5 |
Telegoniometri o osservatori di batteria costiera |
5 |
Postazioni circolari a pozzo in barbetta (Tobruk) |
4 |
Batterie contraeree (1 doppiocompito) |
2 |
Batterie antinave + una postazione a pozzo per cannone costiero |
7 |
Stazioni di direzione del tiro |
5 |
Postazioni per telemetro |
2 |
Postazioni per proiettore |
2 |
Postazioni per aerofono |
2 |
Ricoveri alla prova per personale/munizioni |
3 |
Sito Web: www.messinafortificata.it
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