Il progetto InCastro nasce da un idea di un gruppo di giovani messinesi per la valorizzazione, promozione e fruizione dei Forti Umbertini e del patrimonio fortificato dello Stretto.
“InCastro”, nome del progetto, è un termine che fa riferimento sia al luogo oggetto della progettualità, sia all’unione delle caratteristiche di ogni forte, con lo scopo di creare un unico sistema. Il progetto è tra i 229 progetti ammessi ai fondi dell’Accordo di Programma Quadro compresi nell’azione 7 - Giovani e Lavoro, firmato dalla Regione Siciliana con il ministero dello Sviluppo economico, i dipartimenti per le Politiche di sviluppo e coesione e della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri.
La sua realizzazione, della durata di un anno, nasce dallo spirito e dal legame alla città di Davide Rizzo, Clara Sturiale, Santino Giaconia e Antonino Rizzosi. Il progetto, con la partnership con l’Unità di progetto del Comune di Messina (struttura organizzativa per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale della città di Messina) punta alla creazione di una rete dei Forti e delle Fortificazioni, dal punto di vista telematico, museale, turistico, commerciale e infrastrutturale riconoscibile su scala nazionale ed internazionale.
Il nuovo libro di Vincenzo Caruso, edito dalla Edas e presentato lo scorso novembre al Centro Polivalente della Forestale “Sarrizzo”, propone una inedita ricerca che ha portato all'identificazione e al censimento delle opere murarie realizzate a supporto della rete stradale di comunicazione militare tra i Forti Umbertini della città di Messina.
Con un ribasso vicino al 30 % su un importo a base d’asta di 127mila euro aggiudicato il cottimo fiduciario per gli interventi che permetteranno il ripristino della chiusura dei varchi d’accesso che avevano determinato nel tempo uno stato di totale degrado ed abbandono della struttura fortificata.
Sarà la ditta Parrino Gaetano di Alcara Li Fusi, con un ribasso del 29,78%, ad effettuare i lavori.
Alla gara erano state invitate 15 ditte, iscritte nell'elenco generale delle imprese di fiducia del Comune per l'anno 2012, ed erano pervenute 6 istanze di partecipazione.
Operazioni aggiornate al 21 dicembre per la gara di importo di 127mila euro che permetterà il ripristino della chiusura dei varchi d’accesso di Forte Schiaffino che avevano determinato nel tempo uno stato di totale degrado ed abbandono, e si inseriscono nel programma di recupero e riqualificazione dell’intero bene da destinare ad attività culturali e sociali.
Le operazioni di gara per il cottimo fiduciario per lavori di manutenzione di beni confiscati alla mafia e lavori di messa in sicurezza dell’area esterna di Forte Schiaffino, sono state aggiornate al 21 dicembre. La seduta per l'aggiudicazione dei lavori per 127mila euro si terrà nell'Ufficio del dirigente il Dipartimento patrimonio, in via A. Saffi n. 27 is. 88, I piano.
Gli interventi permetteranno, oltre al ripristino della chiusura dei varchi d’accesso, un programma di recupero e riqualificazione dell’intero bene da destinare ad attività culturali e sociali del territorio che lo circonda, da finanziare attraverso il reperimento di risorse comunitarie o, in alternativa, miste pubbliche e private.
Si è svolta nei locali dell'ex Irrera a Mare l'assemblea cittadina indetta dal Presidente della V circoscrizione Francesco Palano Quero. Si è discusso del futuro della cittadella fieristica, ma anche del conflitto di competenze tra la Regione e l'Autorità Portuale circa le aree demaniali in cui è sita la Fiera.
Un confronto fiume quello tra istituzioni e cittadini – concluso alle nove e mezza di sera - che ha registrato fino alla fine la presenza, tra gli altri, del segretario dell’Autorità Portuale Simone Di Sarcina. Ad aprire il dibattito il presidente Quero che ha ribadito la solidarietà agli occupanti del Teatro in Fiera e la legittimità della loro azione: “Come questi ragazzi hanno occupato ora noi ci dobbiamo ri-occupare dei problemi di quest’area e dell’intera città”.
Durante il dibattito l'intervento di Alessandro Russo, presidente del V quartiere: "Noi questi spazi gli rivogliamo!” ricordando la battaglia della sua circoscrizione per riaprire Forte Ogliastri.
Il castello Matagrifone o Roccaguelfonia è un esempio di fortificazione di un sito particolarmente strategico. Si pensa infatti che una prima edificazione sia stata effettuata in epoca di poco precedente al periodo greco, tra il 260 e il 275 a.C.
Il castello Roccaguelfonia è sicuramente tra i più antichi ed importanti simboli della città di Messina, e ricorda l’epoca delle crociate quando le forze cristiane partivano per la Terrasanta allo scopo di sconfiggere le truppe musulmane di Saladino.
Il forte Cavalli, chiamato anche batteria MonteGallo, è un opera Umbertina a sud est di Messina, con il compito di difendere l’accesso meridionale dello stretto da incursioni provenienti dallo Ionio.
Il forte Schiaffino tra le batteria umbertine della costa messinese è un’opera standard, molto simile al San Jachiddu e al Cavalli/MonteGallo. Ma la fortificazione più simile allo Schiaffino è il forte Serra la Croce.
E' rimasto ben poco di questa struttura fortificata, solo qualche rudere è ancora visibile. L'intero forte infatti è stato le demolito quasi totalmente per fare spazio all’eliporto del Policlinico Universitario.
Sito Web: www.messinafortificata.it
Puoi scriverci utilizzando il Modulo Contatti o inviandoci una mail all'indirizzo: messinafortificata[@]hotmail.it
----------------------------------------------------------
Seo & Ottimizzazione by BlogJoomla.it
Sito realizzato dalla T'WA di Messina
Messina Fortificata vuole essere punto di incontro per chiunque sia interessato alla bellezze militari della nostra città ed allo sfruttamento culturale e ricreativo delle strutture.