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Inaugurato a Messina il Centro prove di tecnologie avanzate per l'energia. Il nuovo Centro sorge a Santa Lucia sopra Contesse, di fronte alla sede del Cnr-Itae "Nicola Giordano". Il Centro è stato realizzato grazie al supporto economico fornito dal Cnr, dai Ministeri dell'Ambiente e dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dalla Regione Siciliana.

AroundME! Messina vista da Messina è uno spot di promozione del territorio realizzato nell'ambito del Progetto "Generazione Messina".
Si tratta di un video di promozione del territorio della Città di Messina posto a corredo delle prime Guide turistiche istituzionali del Comune di Messina, denominate appunto "AroundME".
Il video è stato realizzato dai registi Francesco Cannavà e Fabio Schifilliti e dai partecipanti al progetto "Generazione Messina".

Anche Messina partecipa alla XXI Giornata FAI in programma sabato 23 e domenica 24 marzo 2013. Quest’anno il FAI – Fondo Ambiente Italiano – apre 700 luoghi in tutta Italia, spesso inaccessibili e per l’occasione eccezionalmente a disposizione del pubblico, con visite a contributo libero: chiese, palazzi, aree archeologiche, ville, borghi, giardini. Ma anche caserme, centrali idroelettriche e un osservatorio astronomico.

Basta vedere la foto e la posizione della città per immaginare, ed intendere, quanta storia abbia Messina. Situata sullo stretto omonimo, Messina fu fondata nel sec. VIII a.C. da coloni greci calcidesi.

Ebbe il nome di Zancle, che significa falce, poichè si estendeva in un'insenatura di forma semicircolare. Invasa dai messeni nel sec. V, assunse poi il nome di Messanion, trasformato nella forma latina Messana. Durante i conflitti tra greci e cartaginesi, passò dall'uno all'altro dei contendenti, finchè nel 241 a.C. se ne impadronirono i romani.

In epoca bizantina Messina godette di una certa libertà e i suoi traffici prosperarono fino a quando, nell'843, fu conquistata dai saraceni che dopo due secoli furono scacciati dai normanni.

Nel Medioevo la città ebbe un ruolo di grande importanza: il suo porto fu il punto di partenza delle crociate verso la Terrasanta.
Da questo momento in poi si sviluppò un'intensa attività economica insieme ad un notevole incremento demografico.
 
Sotto la dominazione di Federico II, però, Messina fu assoggettata dalla politica centralizzatrice del sovrano, fattore determinante delle numerose rivolte contro la dinastia sveva e dell'atteggiamento favorevole a Carlo d'Angiò, che nel 1266 occupò l'Italia meridionale e la Sicilia.
Durante la prima fase del regno angioino, la città contese a Palermo il titolo di capitale dell'isola, ma il sopravvento del ceto borghese e municipale la portò a schierarsi contro il re Carlo il quale, privilegiando i commerci napoletani, sfavoriva quelli siciliani.
Conseguentemente alla rivolta del Vespro nel 1282, Messina comunale e borghese si alleò a Palermo feudale e aristocratica, provocando la ritorsione di Carlo d'Angiò che fece assediare la città dal suo esercito.
Così la città fu costretta a sottoscrivere l'invito che i palermitani avevano rivolto a Pietro III d'Aragona a diventare, come legittimo erede della dinastia sveva, re di sicilia.
Sotto gli aragonesi, ma in particolare sotto gli spagnoli, la città vide la rinascita della propria economia e soprattutto delle attività produttive.

Questo portò Messina a rendersi autonoma dall'amministrazione del vicerè spagnolo che aveva sede a Palermo; da qui le rivolte antispagnole del 1647 e del 1672, anno, quest'ultimo, in cui i ceti mercantili locali richiesero l'intervento del re di Francia Luigi XIV per resistere alla minaccia spagnola. La flotta francese sbarcò dunque nel porto di Messina, la quale si dichiarò suddita del re di Francia. Dopo quattro anni però, i francesi abbandonarono Messina all'attacco degli spagnoli. Ciò portò non solo alla perdita di tutti i privilegi d'autonomia acquisiti negli anni precedenti, ma diede l'avvio ad una dedadenza, accentuata nel XVIII sec. da terremoti ed epidemie. Solo nell'Ottocento Messina potè risollevarsi, ma nel 1908 la città fu distrutta da un catastrofico sisma dal quale risorse completamente nell'ultimo dopoguerra.

Qui di seguito tre video molto sintetici sulla storia di Messina 

 

Pubblicato in La città dello Stretto

Il 26 gennaio 1943 alle ore 17.33, dodici aerei quadrimotore alleati, provenienti da nord-est, davano inizio ai terribili bombardamenti che tra luglio e agosto hanno fatto di Messina la città italiana più bombardata del secondo conflitto mondiale.

Nel solo 1943, Messina subì ben 4 bombardamenti navali e 2.805 bombardamenti aerei. Solo nei primi 15 giorni di agosto furono sganciate dalle Fortezze Volanti degli Alleati più di 6.500 tonnellate di esplosivo con l’intento di impedire, senza successo, la ritirata di 40mila tedeschi e di 60mila italiani insieme a mezzi di trasporto e armamenti.

La Zona Falcata fu uno dei principali obiettivi delle incursioni aeree per la presenza di impianti ferroviari, depositi munizioni, invasature di navi e batterie contraeree.

Per commemorare il secondo tragico evento che, dopo il terremoto, rase al suolo la città, il Centro Studi del Museo di Forte Cavalli sta predisponendo un calendario di eventi e iniziative culturali, organizzate in piena sinergia con Istituzioni e Associazioni, per consentire il recupero della memoria di quei terribili giorni.

Aderiranno al progetto l’Associazione Nazionale Reduci Civili di Guerra, il Circolo (concessionario del Rifugio Cappellini), Oloturia Sub (per la conoscenza dei relitti di guerra sui fondali dello Stretto), il Dipartimento Militare di Medicina Legale (Ospedale Militare), Pizzo Chiarino, le Istituzioni Scolastiche, oltre che diversi studiosi e testimoni che hanno vissuto quei tragici momenti della storia cittadina.

Domenica 10 febbraio, “Vento dello Stretto”, neo costituita aggregazione di associazioni, ed il network “ZDA Messina” insieme con l’Associazione “Amici del Museo”, “l’Istituto Italiano dei Castelli (sez. di Messina)” ed il “Rotaract Messina” organizzano una visita guidata presso il Forte San Salvatore, luogo simbolo della Falce e della città.

L’iniziativa, resa possibile grazie alla gentile disponibilità prestata dal Comando “Maridist”, vuole contribuire a far scoprire ai messinesi uno dei “tesori della Falce” attraverso la guida culturale del Prof. Franz Riccobono, esperto messinese di chiara fama.

Per partecipare occorre inviare – non oltre la sera di giovedì – una mail all’indirizzo zdamessina[@]hotmail.it indicando: nome, cognome, luogo e data di nascita ed indirizzo di residenza.

La partecipazione è totalmente gratuita.

Appuntamento previsto per domenica alle ore 10:00 nello spiazzo antistante all’ingresso della base militare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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