La città di Messina ricorda sabato 15 e domenica 16 Marzo il 153° anniversario della Eroica difesa della Real Cittadella, la struttura fortificata che insieme al Forte San Salvatore serviva da autentico baluardo difensivo della città dello stretto.
Anche questo sabato non ci resta che raccontare una delle storie più tristi che purtroppo la nostra città ha nelle sue caratteristiche, il degrado e l'abbandono delle strutture storiche. Veri gioielli che, purtroppo, amministratori e cittadini non riconoscono come propri.
Anche la città di Messina avrà il suo spazio alla Borsa internazionale del turismo (ITB 2013) grazie al progetto interregionale "Itinerari turistici di Federico II di Svevia". BIT 2013 è in programma a Berlino dal 6 al 10 marzo.
La cinta Muraria della città di Messina fu edificata nel periodo normanno da Ruggero D'altavilla. La cinta circondava la città dal torrente boccetta sino alla Via Portalegni, oggi chiamata Tommaso Cannizzaro, e scendeva verso il cavalcavia sino ad arrivare al castello che sorgeva dove oggi c'è la dogana. Arrivava sino all'odierno Viale Italia e cingeva il castello Roccaguelfonia per poi scendere nel torrente Boccetta sino al mare.
La Real Cittadella è una fortezza del XVII secolo che serviva a difendere il porto di Messina dalle invasioni via mare.
Essa sorge sulla penisola di San Ranieri, piccola lingua di terra dalla caratteristica forma a falce che chiude il porto naturale di Messina, proteggendolo dalle intemperie del mare dello stretto famoso per le sue forti correnti.
La compatta ma slanciata (l’altezza si aggira attorno ai 25 metri) torre della Lanterna alta 25 metri circa, è detta anche del Montorsoli dal nome del suo progettista ovvero il frate Giovanni Angelo Montorsoli. Essa rappresenta un valido esempio cinquecentesco di fortificazione costiera e di difesa del porto adatta per artiglieria in casamatta.
Ci mise mano anche l’ingegnere Ferramolino, al Castellaccio, ma le origini sono sicuramente molto più antiche. Il suo nome forse deriva dalla zona dove sorge, un tempo impervia ed isolata. A pianta quadrangolare con baluardi angolari e fiancheggia il vicino castello Gonzaga, si trova a Gravitelli ad un altitudine di 145 metri.
Il Castel Gonzaga costituisce probabilmente un esempio dell’evoluzione architettonica militare cinquecentesca messinese. La fortezza è senz'altro tra le più importanti dal punto di vista storico della città.
Prende il nome dal viceré Don Ferrante Gonzaga, figlio del marchese di Mantova ed Isabella d’Este, il quale considerava Messina come “la chiave del sistema di difesa del regno”.
Il castello del Santissimo Salvatore sorge in uno dei luoghi più importanti della città ed è simbolo indiscusso della storia Messinese dalla metà del 1500 in poi.
Fu edificato al posto del Monastero dei Basiliani del SS. Salvatore (del XI° sec) e della storica torre di S. Anna (del XI° sec) con lo scopo di difendere l’ingresso del porto.
Il castello Matagrifone o Roccaguelfonia è un esempio di fortificazione di un sito particolarmente strategico. Si pensa infatti che una prima edificazione sia stata effettuata in epoca di poco precedente al periodo greco, tra il 260 e il 275 a.C.
Il castello Roccaguelfonia è sicuramente tra i più antichi ed importanti simboli della città di Messina, e ricorda l’epoca delle crociate quando le forze cristiane partivano per la Terrasanta allo scopo di sconfiggere le truppe musulmane di Saladino.
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