Un’occasione per incontrarsi e stare insieme, divertirsi e riflettere. Partecipare e sostenere, non soltanto un giornale dalla memoria antica e dal futuro giovane (I Siciliani giovani, la rivista nata nel 2011 da un gruppo di cronisti a cui non è mancato lo spirito di riportare alla vita il periodico fondato da Giuseppe Fava all’indomani dell’omicidio di Dalla Chiesa: I Siciliani), ma un’idea di Sicilia onesta e solidale, che fa dell’antimafia sociale e dell’informazione libera e indipendente, gli anticorpi che servono contro le mafie per costruire insieme la società che vogliamo.
“Io ho un concetto etico del giornalismo. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornale non è capace di questo, si fa carico anche di vite umane”. Così Fava descriveva il giornalismo e faceva informazione, per questo quel mensile di approfondimento è diventato in breve tempo il manifesto della libertà di stampa in Sicilia: un giornale “senza padroni e né padrini”.