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1500 forestali lasciati a casa. Che ne sarà del patrimonio naturale?

Convocata per il 7 giugno una manifestazione davanti alla sede provinciale dell’Azienda foreste demaniali dai segretari provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Giovanni Mastroeni, Calogero Cipriano e Salvatore Orlando per protestare per la mancata chiamata dei lavoratori forestali "centunisti" e "settantottisti" come previsto nell’Accordo siglato tra le organizzazioni sindacali e il Dirigente regionale dell’azienda foreste demaniali.

“L’intesa -scrivono i tre dirigenti sindacali- prevedeva il proseguimento dell’attività dei centocinquantunisti che dal 16 maggio hanno preso servizio e l’avvio entro il 12 di giugno per le altre fasce di lavoratori, i centunisti e i settantottisti appunto”.

Nonostante le risorse ci siano, si parla di 15 milioni di euro, le sigle sindacali puntano il dito sull'inspiegabile mancato rispetto dell’accordo e della tempistica concordata.

“Con la protesta di venerdì 7, che vedrà il coinvolgimento della Prefettura di Messina alla quale è stato richiesto un incontro, si vuole far emergere come visto l’approssimarsi della stagione calda estiva sia fondamentale l’immediato avvio dei lavoratori per poter realizzare i viali parafuoco nei boschi della provincia e poter scongiurare il rischio incendi. Nel territorio della provincia di Messina caratterizzato da un forte dissesto idrogeologico - sottolineano inoltre i dirigenti sindacali- l’attività dei lavoratori forestali di pulizia e manutenzione contribuisce a prevenire non solo gli incendi ma anche quei fenomeni che purtroppo in passato tanti e gravi danni hanno provocato a persone, cose e attività. Pertanto sollecitiamo l’Azienda regionale a dare rapidamente seguito agli impegni assunti convocando da subito i lavoratori delle due fasce in sospeso e avviandoli al più presto al lavoro”.

L'estate si avvicina, e con essa anche gli incendi che mettono a rischio vegetazione ed animali dei nostri monti. Occorre far presto!!

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