La Torre del Faro è ubicata a Capo Peloro e si pensa che le prime edificazioni dell'area risalgano all'età preromana. Infatti, nella zona è facile imbattirsi in presunti reperti archeologici
La torre è di epoca più recente, attorno al XIII° sec., e come altre strutture antiche messinesi ha subito modifiche strutturali nei secoli. Sono ancora visibili diverse troniere per artiglierie ad avancarica e i binari semicircolari per i sottafusti di una batteria per cannoni 149 mm da difesa antinave. Il sito era probabilmente munito di artiglierie costiere anche durante la prima guerra mondiale quando erano frequenti i passaggi di sommergibili nel Mediterraneo.
Nell’agosto del 1943, l’area di Torre Faro e Ganzirri utilizzata per lo sgombero delle truppe Italotedesche dalla Sicilia verso il continente con rotta Capo Peloro-Cannitello e viceversa, fu bombardata.
Nonostante tutto, la struttura è in buono stato.
Si tratta di una delle opere fortificate meno conosciute a Messina. L'Opera è di epoca medievale con la caratteristica pianta circolare.
La torre di Contesse sorge su un’area strategica, ed ai tempi fu utile al controllo delle fiumare di San Filippo e Calispera, e della sottostante fiumara di Contesse. E' di piccole dimensione ma è di fatto una massiccia fortificazione strutturata su due livelli ubicata tra San Filippo e Contesse a circa 120 metri di altitudine sul livello del mare.
Questa particolare opera militare probabilmente stata edificata dagli Inglesi attorno al 1805. I francesi si accorsero che tali strutture erano molto ben resistenti alle palle di cannone e decisero di adottare questo modello di torre costiera anche se questo metodo costruttivo fosse già da molto tempo sorpassato. Vene a perfezionarsi ’edificazione delle Torri a Martello.
Questo appellativo di torre martello ebbe successo e da quel momento si estese a tutte le torri costiere. Una mezza dozzina furono le torri edificata in Sicilia, e a Messina, oltre questa, ne esisteva una seconda.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo, la torre Mazzone presenta una pianta circolare. Un tronco di cono dunque. Lo spessore murario varia dai 4 metri della base ai quasi 2 del parapetto, caratteristiche che insieme conferivano alla struttura la capacità di assorbire e neutralizzare l’ impatto dei colpi delle artiglierie nemiche deviandoli.
La torre era inoltre capace di assorbire i contraccolpi prodotti dal tiro delle proprie artiglierie, scaricandone gli effetti sul robusto pilastro centrale.
L’ultimo piano scoperto si raggiunge tramite una stretta scala ricavata nello spessore del muro. Probabilmente concepito per il posizionamento di un cannone da 24 libbre in barbetta pesante circa 2.500 kg capace di scagliare palle di 10 kg ad una distanza di qualche migliaio di metri.
Si pensa che il nome derivi dalla vicina contrada massone, ma l’opera è anche conosciuta come torre bianca o torre mozza per il colore del materiale costruttivo e la forma particolare. Si trova a tra Torre Forre e Mortelle, ad est di ganzirri.
La torre, costruita attorno al diciannovesimo secolo, si trova ad oggi in buono stato.
La compatta ma slanciata (l’altezza si aggira attorno ai 25 metri) torre della Lanterna alta 25 metri circa, è detta anche del Montorsoli dal nome del suo progettista ovvero il frate Giovanni Angelo Montorsoli. Essa rappresenta un valido esempio cinquecentesco di fortificazione costiera e di difesa del porto adatta per artiglieria in casamatta.
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