Il progetto Urbes “il Benessere equo e sostenibile in ambito urbano e metropolitano”, condiviso dall’ISTAT e da alcune amministrazioni locali, ci permette grazie ai dati raccolti di cooperare al fine di stabilire la mappa della qualità della vita nelle realtà urbane di tutta Italia. Al progetto hanno preso parte anche due città siciliane, Messina e Palermo.
Avevamo già presentato il progetto in questo articolo, ed ora abbiamo anche i dati forniti che, inutile fare troppi giri di parole, riguardo alla nostra città sono allarmanti per il numero di disoccupati, il verde pubblico per abitante, il reddito familiare. Alcuni dei dati raccolti dai referenti del Comune Maurizio Mondello, responsabile dell'Ufficio comunale di statistica e Francesca Abate, dirigente territoriale Istat Sicilia:
Nella Città dello Stretto la vita media dei cittadini è pari a 78,8 anni per gli uomini e 83,2 per le donne. Il tasso di disoccupazione è del 34,6% e 13.459 euro è il reddito disponibile pro capite delle famiglie.
La presenza di aree verdi e parchi urbani di interesse storico-artistico rappresenta il 2,2% della superficie dei centri abitati.
Il volume pro capite giornaliero di acqua erogata nel comune di Messina, tra il 1999 e il 2008 è passata da 280 a 295 litri per abitante; invece, a livello provinciale tale incremento è stato relativamente esiguo, da 244 a 247 litri per abitante.
La fruizione di acqua potabile a Messina si è attestata su valori nettamente superiori al livello medio nazionale.
Sulla qualità dell'aria a Messina, nel 2009, sono stati riscontrati 50 superamenti del limite giornaliero di PM10, dato leggermente inferiore alla media nazionale del 2009 di 54,1 superamenti.
La disponibilità di verde urbano nel 2010 ammontava a 8,8 metri quadrati per abitante, cifra inferiore a quella di 106,4 metri quadrati per abitante della media nazionale.
Nel 2010, ad usufruire dei servizi per l'infanzia, sono stati il 7,3% dei bambini sino a due anni; si tratta di un valore più elevato rispetto a quello per il mezzogiorno (5,5%), ma distante dalla media nazionale che è del 14%.
La raccolta differenziata, altra tragedia cittadina, nel 2010 ha interessato il 5,3% dei rifiuti a Messina e il 7,5% in provincia. Sono valori sensibilmente inferiori rispetto a quelli del Mezzogiorno (21,2%) ed alla media nazionale (35,3%).
In conclusione, e per consolazione, possiamo affermare che nei prossimi anni è prevedibile un netto miglioramento.