Il forte Schiaffino tra le batteria umbertine della costa messinese è un’opera standard, molto simile al San Jachiddu e al Cavalli/MonteGallo. Ma la fortificazione più simile allo Schiaffino è il forte Serra la Croce.

Hanno infatti in comune le dimensioni, il numero di artiglierie, lo stile dei rampe di collegamento.

La struttura può essere considerata in buono stato nonostante le alterazioni necessarie allo sfruttamento dell'opera, che negli ultimi anni era stata adibita a canile. Di recente, i cani presenti a Forte Schiaffino sono stati trasferiti in una nuova apposita struttura dando così qualche speranza di riqualificazione a uno dei più interessanti e ben conservati Forti della città dello stretto.

Forte Schiaffino: Un baluardo storico e culturale di Messina

Introduzione

Il Forte Schiaffino, noto anche come Forte Monte Giulitta, è una delle fortificazioni appartenenti al sistema dei Forti Umbertini, costruiti alla fine del XIX secolo per proteggere lo Stretto di Messina. Situato nella zona di Santa Lucia sopra Contesse, a circa 650 metri sul livello del mare, il forte rappresenta un esempio significativo di architettura militare dell’epoca. Nonostante il suo stato di abbandono, il Forte Schiaffino conserva un fascino unico, testimone silenzioso di un passato ricco di storia e strategia militare.

Storia del Forte Schiaffino

Il Forte Schiaffino fu costruito tra il 1889 e il 1890, durante il regno di Umberto I di Savoia, come parte di un ambizioso piano di difesa costiera progettato per proteggere l’Italia meridionale da eventuali attacchi navali. Il forte prende il nome da Simone Schiaffino, un generale d’armata, e sostituì il precedente nome di Monte Giulitta.

La sua funzione strategica era quella di difendere il tratto costiero compreso tra Gazzi e Mili Marina, lavorando in sinergia con altre fortificazioni della zona. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il forte fu utilizzato dalle forze tedesche come base operativa, ma con il passare del tempo e l’evoluzione delle tecnologie belliche, perse la sua rilevanza strategica.

Dopo la guerra, il forte fu abbandonato e successivamente adibito a canile municipale, funzione che mantenne fino al 2010. Nonostante i tentativi di riqualificazione, il sito è rimasto in uno stato di degrado, diventando in alcuni periodi una discarica abusiva. Tuttavia, il forte conserva ancora oggi una struttura solida e un grande potenziale per la valorizzazione culturale e turistica.

Architettura e caratteristiche

Il Forte Schiaffino presenta una struttura tipica delle fortificazioni Umbertine, con una pianta trapezoidale e un fossato che circonda l’intera costruzione, ancora in buone condizioni. Costruito con materiali resistenti come calcestruzzo, mattoni pieni in terracotta e roccia vulcanica, il forte fu progettato per resistere a eventi estremi e attacchi nemici.

Tra le sue caratteristiche principali troviamo:

  • Piazzole per l’artiglieria: Il forte era equipaggiato con cannoni e obici, posizionati su piattaforme semicircolari per garantire una copertura difensiva ottimale.
  • Magazzini sotterranei: Utilizzati per lo stoccaggio di munizioni e rifornimenti.
  • Rampa di accesso: Una rampa centrale collega i diversi livelli del forte, facilitando il trasporto di materiali e armi.
  • Vista strategica: La posizione del forte, orientata a est-sud-est, offre una vista panoramica sullo Stretto di Messina e sulla costa calabra, rendendolo un punto di osservazione ideale.

I tentativi di riqualificazione

Dopo la chiusura del canile nel 2010, il Forte Schiaffino è stato oggetto di numerosi dibattiti sulla sua riqualificazione. Nel 2014 furono avanzate proposte per trasformarlo in un centro culturale o in un’area verde accessibile al pubblico, ma nessuno di questi progetti è stato realizzato. Nonostante ciò, il forte rimane uno dei meglio conservati tra le fortificazioni Umbertine di Messina, con un grande potenziale per il recupero e la valorizzazione.

Valore storico-culturale

Il Forte Schiaffino rappresenta un patrimonio storico di grande importanza per Messina e per l’intera Sicilia. La sua posizione strategica e la sua architettura lo rendono un esempio unico di ingegneria militare ottocentesca. Inoltre, il forte è un simbolo della storia militare italiana e un’opportunità per promuovere il turismo culturale nella regione.

La riqualificazione del Forte Schiaffino potrebbe trasformarlo in un centro di aggregazione culturale, un museo o un parco pubblico, contribuendo a preservare la memoria storica e a valorizzare il territorio.

Il Forte Schiaffino è molto più di una semplice fortificazione: è un pezzo di storia che merita di essere riscoperto e valorizzato. La sua posizione strategica, la sua architettura e il suo passato lo rendono un luogo di grande interesse storico e culturale.