Ci mise mano anche l’ingegnere Ferramolino, al Castellaccio, ma le origini sono sicuramente molto più antiche. Il suo nome forse deriva dalla zona dove sorge, un tempo impervia ed isolata. A pianta quadrangolare con baluardi angolari e fiancheggia il vicino castello Gonzaga, si trova a Gravitelli ad un altitudine di 145 metri.

Si trova in uno stato accettabile nonostante le modifiche subite negli ultimi decenni e lo stato di abbandono in cui versano, come Castellaccio molte altre strutture fortificate messinesi.

Il Castellaccio di Messina: Storia, Architettura e Memoria

Introduzione

Il Castellaccio, situato sul Colle della Caperrina, rappresenta una delle fortificazioni più enigmatiche e affascinanti del sistema difensivo storico della città di Messina. Questo sito, che domina il panorama sullo Stretto di Messina, è un importante baluardo della memoria storica della città. Il Castellaccio si inserisce in un contesto architettonico e militare che abbraccia secoli di trasformazioni politiche e sociali, conservando un’eredità unica che merita di essere approfondita e valorizzata.

Origini e costruzione

Le origini del Castellaccio risalgono al periodo della dominazione normanna in Sicilia, intorno all'XI secolo, quando furono gettate le basi per un sistema di difesa che coinvolgeva non solo la città di Messina, ma anche le sue colline circostanti. La posizione del Colle della Caperrina, a circa 400 metri sul livello del mare, fu scelta strategicamente per la sua visuale privilegiata sullo Stretto di Messina e sulla Calabria. Durante la dominazione sveva, l'imperatore Federico II di Svevia intensificò l'importanza strategica del sito, trasformandolo in una roccaforte essenziale per il controllo del territorio.

La struttura originaria del Castellaccio era semplice, ma efficace: una cinta muraria robusta, con bastioni e torri che garantivano una difesa ottimale sia dagli attacchi via mare che da quelli terrestri. Nei secoli successivi, il Castellaccio subì numerosi interventi, specialmente durante il periodo aragonese e la dominazione spagnola, quando divenne parte di un sistema di fortificazioni più ampio, insieme al Castello Gonzaga e alla Real Cittadella.

Ruolo storico

Il Castellaccio ha svolto un ruolo fondamentale in molteplici eventi storici che hanno segnato la città di Messina:

  • Periodo svevo e aragonese: Sotto Federico II, il Castellaccio divenne una base strategica per la difesa contro le incursioni esterne e i conflitti interni. Durante il periodo aragonese, il castello fu rafforzato per affrontare le minacce angioine e i turbolenti conflitti con le potenze esterne.
  • Rivolta antispagnola del 1674-1678: Durante questa insurrezione contro il dominio spagnolo, il Castellaccio fu uno dei centri nevralgici della resistenza messinese. I ribelli utilizzarono la fortezza per coordinare le operazioni militari, grazie alla sua posizione strategica che permetteva di sorvegliare la città e il porto.
  • Periodo borbonico: Con il passaggio sotto il dominio borbonico, il Castellaccio perse gradualmente la sua importanza militare, diventando un punto di controllo secondario.
  • Seconda Guerra Mondiale: Il sito del Castellaccio fu parzialmente utilizzato come punto di osservazione e di alloggio per le truppe italiane e tedesche, data la sua posizione strategica per la sorveglianza dello Stretto.

Architettura e caratteristiche

L’architettura del Castellaccio è il risultato di secoli di modifiche, con influenze che vanno dal periodo normanno fino all’epoca moderna. Tra le sue caratteristiche principali troviamo:

  • Cinta muraria: Costruita con pietra calcarea locale, è stata progettata per resistere agli attacchi delle armi d’assedio dell’epoca.
  • Torrioni angolari: Progettati per fornire una copertura difensiva completa.
  • Cunicoli sotterranei: Leggende e documenti storici parlano di gallerie che collegavano il Castellaccio ad altre fortificazioni di Messina, come il Castello Gonzaga.
  • Vista panoramica: Dal Castellaccio si può godere di una visuale completa dello Stretto di Messina, della città e persino delle coste calabresi.

Declino e stato attuale

Dopo la perdita della sua funzione militare, il Castellaccio fu abbandonato e cadde in uno stato di degrado progressivo. Il sito, ormai ridotto a ruderi, è stato a lungo dimenticato, nascosto dalla vegetazione e trascurato dai progetti di recupero urbano. Nonostante ciò, le fondamenta e parte della struttura originale sono ancora visibili, offrendo un’importante testimonianza storica.

Negli ultimi anni, sono state avanzate proposte per la riqualificazione del Castellaccio, con l’obiettivo di trasformarlo in un luogo di interesse storico e culturale. Tuttavia, al momento, non sono stati realizzati interventi significativi per preservarne l’integrità.

Valore storico-culturale

Il Castellaccio rappresenta un patrimonio culturale e storico di straordinaria importanza per Messina. Come parte integrante delle fortificazioni della città, il castello è una testimonianza tangibile delle vicende che hanno plasmato la storia di Messina e del Mediterraneo. La sua posizione strategica e la sua architettura riflettono secoli di conflitti, trasformazioni e adattamenti.

Il recupero del Castellaccio potrebbe trasformarlo in un punto di riferimento per il turismo culturale e naturalistico, offrendo un’opportunità unica per scoprire la storia di Messina immersi in un panorama mozzafiato.

Il Castellaccio di Messina è molto più di un semplice rudere: è un simbolo della memoria collettiva della città, un luogo che racchiude storie di resistenza, strategia e trasformazione. Investire nella sua conservazione e valorizzazione significherebbe non solo preservare un pezzo fondamentale del passato di Messina, ma anche creare nuove opportunità per il futuro, trasformando il Castellaccio in un’attrazione di grande rilievo storico-culturale.