Il forte Petrazza è una delle opere Umbertine che si discosta notevolmente dalle altre, non tanto per dimensioni, ma per la forma ed altri evidenti particolari. Sorge su un rilievo a sud della città a controllo del porto. La pianta, a differenza delle altre strutture umbertine, è poligonale.

L’ingresso si trova sulla destra ed è senza di ponte levatoio. Il fossato che una volta circoscriveva l‘intera opera è stato quasi totalmente spianato ed è visibile soltanto nella parte destra del fronte d’attacco. Singolare è anche l’estesissimo muro sinistro che presenta un numero notevole di feritoie, mentre quello destro, continua oltre il fronte di gola estendendosi e proteggendo anche il fianco destro dell’opera. Uno degli elementi principali di distinzione è l'assenza della classica caponiera standard, utile alla difesa radente del fossato.

La fortificazione presenta 2 soli livelli comunicanti tramite unica rampa, posta di fronte all’ingresso. Sul terrapieno di combattimento si notano i segni delle piazzole circolari per gli obici ripianate con delle guaine di asfalto isolante.

Quest’opera durante i bombardamenti di Messina del 1941 e del 1943 ha ospitato artiglierie contraerei ed è perciò stata colpita durante le incursioni aeree del 1943.

Oggi è in buono stato e viene sfruttata per eventi socioculturali, mostre, spettacoli.

Forte Petrazza: Un Simbolo di Storia e Rinascita Sociale

Introduzione

Il Forte Petrazza, situato nella località di Camaro Superiore a Messina, è una delle fortificazioni costruite tra il 1888 e il 1903 come parte del sistema difensivo dei Forti Umbertini. Progettato per proteggere lo Stretto di Messina, il forte rappresenta un esempio significativo di architettura militare ottocentesca. Oggi, grazie a un ambizioso progetto di recupero, il Forte Petrazza è stato trasformato in un Parco Sociale, diventando un luogo di inclusione, cultura e innovazione. Questo articolo esplora la storia, l'architettura e il ruolo attuale di questa straordinaria fortezza.

Storia del Forte Petrazza

Il Forte Petrazza fu costruito dall’Arma del Genio Militare come parte di un complesso sistema di fortificazioni progettato per difendere lo Stretto di Messina, considerato un punto strategico cruciale nel Mediterraneo. La sua posizione, su un rilievo a sud della città, consentiva di controllare il porto e le rotte marittime circostanti.

Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, il forte fu utilizzato per scopi militari, ospitando artiglierie contraeree e servendo come punto di osservazione strategico. Tuttavia, con l’evoluzione delle tecnologie belliche e il cambiamento delle strategie difensive, il forte perse progressivamente la sua importanza e fu abbandonato.

Negli anni successivi, il sito fu occupato abusivamente e cadde in uno stato di degrado. Solo nel 2000, grazie all’intervento della Fondazione di Comunità di Messina, il forte fu recuperato e trasformato in un parco sociale, diventando un simbolo di rinascita e inclusione.

Architettura e caratteristiche

Il Forte Petrazza si distingue dalle altre fortificazioni Umbertine per la sua pianta poligonale, che lo rende unico nel suo genere. Costruito con materiali resistenti come calcestruzzo e pietra locale, il forte era progettato per resistere agli attacchi nemici e agli eventi naturali.

Tra le caratteristiche principali troviamo:

  • Fossato perimetrale: Originariamente circondava l’intera struttura, ma oggi è visibile solo in parte.
  • Piazzole per l’artiglieria: Utilizzate per posizionare obici e cannoni, alcune di queste sono ancora riconoscibili.
  • Feritoie e mura difensive: Il lato sinistro del forte presenta un numero significativo di feritoie, mentre il lato destro si estende oltre il fronte di gola, proteggendo anche il fianco destro.
  • Terrapieno di combattimento: Sul terrapieno sono ancora visibili i segni delle piazzole circolari, oggi ripianate con guaine di asfalto isolante.

Durante i bombardamenti del 1941 e del 1943, il forte fu colpito, ma la sua struttura rimase in gran parte intatta, dimostrando la solidità del progetto originario.

Il Parco Sociale di Forte Petrazza

Oggi, il Forte Petrazza è stato trasformato in un Parco Sociale, grazie a un progetto di risanamento ambientale e sociale promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina. Questo spazio è diventato un luogo di incontro e inclusione, dove si intrecciano cultura, innovazione e sostenibilità.

Il parco ospita:

  • Eventi culturali e mostre: Spettacoli teatrali, concerti e mostre d’arte arricchiscono l’offerta culturale del sito.
  • Laboratori di formazione: Attività educative e corsi di formazione per favorire l’inclusione sociale e lavorativa.
  • Percorsi naturalistici: Sentieri immersi nella natura, che offrono una vista panoramica sullo Stretto di Messina.
  • Progetti di inclusione sociale: Il parco è gestito da cooperative sociali che promuovono l’integrazione di persone con fragilità, offrendo opportunità di lavoro e formazione.

Il Forte Petrazza è anche una delle sedi operative della Fondazione di Comunità di Messina, che utilizza il sito come laboratorio per progetti di innovazione sociale e sostenibilità.

Valore storico-culturale

Il Forte Petrazza rappresenta un esempio virtuoso di come un sito storico possa essere recuperato e trasformato in un luogo di valore culturale e sociale. La sua storia riflette le trasformazioni politiche e militari dell’Italia tra il XIX e il XX secolo, mentre il suo ruolo attuale dimostra l’importanza di preservare il patrimonio storico per promuovere la coesione sociale e il benessere della comunità.

Il Forte Petrazza è un simbolo di rinascita e innovazione, un luogo dove storia e modernità si incontrano per creare nuove opportunità. Visitare il Parco Sociale di Forte Petrazza significa immergersi in un viaggio nel tempo, scoprendo le radici storiche di Messina e apprezzando la bellezza del suo paesaggio. Un esempio di come il passato possa essere valorizzato per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile.