Il forte S. Jachiddu sorge nella zona centro nord di Messina. Si posiziona su un rilievo elevato da cui si controlla il fronte di gola del sottostante forte Ogliastri, più basso come altitudine, ed insieme al quale rappresentava una delle 6 batteria Umbertine poste a controllo e difesa del porto e della città.
Anche qui, come in molte altre strutture fortificate del messinese, il panorama che offre è stupendo. La struttura, molto simile alle altre opere Umbertine classiche per dimensioni e forma (le fortezze umbertine prediliggono la forma trapezoidale), somiglia spiccatamente al Serra la croce, al Giulitta/Schiaffino e al Monte Gallo/Cavalli (che è molto più grande).
Il forte umbertino San Jachiddu è simmetrico, con un ingresso a ponte levatoio, con la caponiera a controllo della parte sinistra del fossato.
La struttura è composta da tre piani collegati da due rampe, ambedue centrali, e altre scale interne ed esterne. Al piano terra vi è la parte logistica ed i magazzini. Nel terrapieno di combattimento sono ancora visibili sei forme circolari per le gli obici da 280 mm con relativi perni di fissaggio
La struttura, che fino a qualche anno fa era in condizioni pietose, è stata ristrutturata e recuperata integralmente. E' spesso sede di eventi di vario genere risultando di fatto una delle fortificazioni messinesi più attive.
Forte San Jachiddu: Un gioiello storico-culturale di Messina
Introduzione
Il Forte San Jachiddu, situato nella zona centro-nord di Messina, è una delle testimonianze più affascinanti del sistema difensivo noto come i Forti Umbertini, costruiti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento per proteggere lo Stretto di Messina. Oggi, questa struttura non è solo un simbolo della storia militare italiana, ma anche un luogo di grande valore culturale e ambientale, grazie alla sua trasformazione in Parco Ecologico.
Storia del Forte San Jachiddu
Il Forte San Jachiddu fu costruito tra il 1889 e il 1910, durante il regno di Umberto I di Savoia, come parte di un complesso sistema di difesa costiero progettato per proteggere il porto e la città di Messina. Il suo nome deriva dalla zona in cui sorge e da un eremita basiliano vissuto in epoca bizantina, San Jachiddu.
La fortezza faceva parte di una rete di sei batterie Umbertine, progettate per controllare lo Stretto e difendere la città da eventuali attacchi navali. Durante la sua funzione strategica, il forte era equipaggiato con obici da 280 mm, posizionati su sei piattaforme circolari ancora visibili oggi. Nonostante il devastante terremoto del 1908 e i due conflitti mondiali, il Forte San Jachiddu è sopravvissuto in buone condizioni strutturali.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il forte fu abbandonato e cadde in uno stato di degrado. Tuttavia, nel 1997, grazie all’intervento della Scirin Cooperativa Sociale, il sito fu recuperato e trasformato in un parco ecologico, diventando un’oasi di pace e un punto di riferimento culturale per la città.
Architettura e caratteristiche
Il Forte San Jachiddu presenta una struttura tipica delle fortificazioni Umbertine, con una forma trapezoidale e un ingresso originariamente dotato di ponte levatoio. La fortezza è composta da tre piani, collegati da rampe centrali e scale interne ed esterne. Al piano terra si trovavano i magazzini e le aree logistiche, mentre il terrapieno di combattimento ospitava le piattaforme per gli obici.
La posizione strategica del forte, a circa 330 metri sul livello del mare, offre una vista panoramica mozzafiato sullo Stretto di Messina e sui Monti Peloritani. Questa posizione consentiva un controllo visivo diretto sul sottostante Forte Ogliastri, con cui lavorava in sinergia per la difesa del fronte di gola.
Il Parco Ecologico San Jachiddu
Oggi, il Forte San Jachiddu è conosciuto come Parco Ecologico San Jachiddu, un luogo che unisce storia, natura e cultura. Grazie al progetto di riqualificazione avviato nel 1997, il forte è stato trasformato in un’area verde accessibile al pubblico, con percorsi didattici, laboratori artigianali e orti con essenze tipiche del Mediterraneo.
Il parco è anche un punto di partenza per numerosi sentieri di trekking che attraversano i Monti Peloritani, offrendo agli escursionisti un’esperienza unica tra natura e storia. Inoltre, il sito ospita eventi culturali, installazioni artistiche contemporanee e attività educative, diventando un centro di aggregazione per la comunità locale.
Valore storico-culturale
Il Forte San Jachiddu rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per Messina. Inserito nell’elenco dei beni architettonici tutelati, il sito è un esempio di come le strutture militari possano essere recuperate e valorizzate per scopi civili. La sua trasformazione in parco ecologico dimostra come sia possibile coniugare la conservazione del passato con le esigenze del presente, creando uno spazio che promuove la sostenibilità e il benessere della comunità.
Il Forte San Jachiddu è un simbolo della resilienza e della capacità di reinventarsi di Messina. Da baluardo difensivo a oasi di pace, il forte continua a raccontare la sua storia, offrendo a residenti e visitatori un luogo dove natura, cultura e memoria si incontrano. Visitare il Parco Ecologico San Jachiddu significa immergersi in un viaggio nel tempo, scoprendo le radici storiche della città e godendo della bellezza del suo paesaggio.