I lavori di messa in sicurezza vanno avanti dal 2008, ma ieri finalmente la ditta Sidoti, incaricata dei lavori, si espone ai cittadini dichiarando al presidente del consiglio comunale Previti che entro la fine di giugno concluderà il delicato compito di restituire e rendere fruibile una delle strutture storiche più importanti di tutta l'area dello stretto.

“L’impresa – afferma Previti a tempostretto – ci ha assicurato il termine dei lavori entro il mese di giugno. Se le condizioni meteorologiche saranno buone, credo che sia fattibile. I lavori stanno procedendo a buon ritmo, hanno già collocato circa 160 pali dell’illuminazione, mentre devono completare il marciapiede, le ringhiere e realizzare un tratto di cunettone”.

La Badiazza è l’unico edificio risalente al Medioevo presente a Messina. Tra le ipotesi sull’epoca di costruzione della Chiesa si stima che la fondazione sia di epoca normanna; alcuni studiosi credono che la sua costruzione risalga al secolo XIII, con diverse rivisitazioni nei secoli successivi. Secondo altri la presenza di caratteri normanni, svevi ed aragonesi, la mescolanza di stili negli elementi decorativi come i capitelli, testimonierebbe diversi momenti costruttivi.

Il primo riferimento cronologico è del 1168, ai tempi in cui Guglielmo II dichiarò la Chiesa cappella reale. Il monastero fu danneggiato durante la guerra dei Vespri e gli assedi angioini, ed in seguito, ad opera di Federico II d’Aragona fu sistemato e ingrandito. A lui viene attribuita la ricostruzione della Chiesa come la vediamo adesso.

Questo gioiello architettonico per anni è stato abbandonato ed invaso da erbacce e degrado, ma finalmente negli ultimi anni l'interesse è cresciuto tanto da "costringere" le amministrazioni della città a valutarne la messa in sicurezza. Dopo diversi decenni, nel 2008 iniziarono i lavori che, come sostenuto dalla ditta, dovrebbero concludersi alla fine del mese di giugno.

Un pezzo di storia della nostra città, finalmente, pare verrà restituito ai messinesi e a tutto il mondo.