L’Amministrazione Comunale scrive al Ministero della Difesa chiedendo un incontro per definire le modalità per l’assegnazione di quattro siti militari in zone pregiatissime della città. Porzioni di territorio oggi inaccessibili, off-limits, totalmente abbandonate, ma un tempo inserite nello strategico scacchiere della logistica operativa cittadina. Tali aree sono prevalentemente in disuso senza che però siano state mai restituite ai messinesi perchè mai dichiarate ufficialmente dismesse.

L’amministrazione finalmente chiede ufficialmente con una lettera inviata al Ministero la restituzione delle aree alla città. Si tratta della Caserma di Camaro-Bisconte, del Forte San Salvatore, del Parco logistico di Via Bonino e dell’ex Campo degli Inglesi di Campo Italia.
L'iniziativa del sindaco Renato Accorinti e dell’assessore all’Urbanistica Sergio De Cola punta dunque a fissare un incontro per discutere modalità e tempi di restituzione. “Occorre valutare le modalità con le quali il Ministero riterrà di concederli”, dice Sergio De Cola.

Più in dettaglio, parliamo di ampie aree che con non poca fatica potrebbero essere riconvertite ed utilizzate per numerose finalità a scopo sociale e ricreativo. 

La Caserma di Camaro-Bisconte ospitava il Reparto comando e supporti tattici.

Il Forte San Salvatore, realizzato nel 1546 dal Ferramolino, chiude la falce del porto.

L’ex Campo degli Inglesi che si trova a Campo Italia si estende per una superficie di ben 100.000 metri quadri e potrebbe ospitare attività culturali e di reinserimento sociale.

L’ex Parco logistico di Via Bonino, in passato usato dalla Marina Militare, è l’unico ufficialmente dismesso ma, di fatto, ancora in possesso ed a uso del Ministero.

Qualche mese fa la rappresentate messinese all' ARS del Movimento Cinque Stelle, Valentina Zafarana, aveva dato risalto alla questione con un interrogazione chiedendo che tali aree venissero restituite ai cittadini come successo in altre regioni d'Italia. Per saperne di più leggi "Movimento Cinque Stelle all'ARS: le aree militari dismesse vengano restituite alla città".