La Fontana Senatoria, un'elegante e armoniosa testimonianza del Senato di Messina, simboleggia l'antica istituzione che, per secoli, ha rappresentato uno strumento di partecipazione alla vita pubblica della città. Realizzata nel 1615, la fontana celebra l'impegno dei senatori nel miglioramento della rete idrica cittadina, come testimoniato dai loro nomi incisi sui bordi della tazza.
Originariamente situata in Piazza della Giudecca, è stata poi spostata in diverse location, tra cui Piazza di Porta Reale, Largo Seguenza e, infine, il suo attuale sito nel 1937, in occasione della visita di Mussolini. Nel tempo, la fontana ha subito diverse modifiche, inclusa la perdita di alcuni elementi ornamentali, come i delfini marmorei del pilastro centrale.
Il Senato di Messina, istituzione nata tra il XV e il XVII secolo, ha avuto un ruolo cruciale nella governance cittadina, con un sistema misto democratico e aristocratico. I senatori, tre nobili e tre popolani, avevano funzioni simili a quelle di una moderna giunta comunale e decisero la realizzazione di diverse fontane, tra cui quella Senatoria.
La fontana, situata davanti al prospetto laterale del Palazzo Municipale, presenta una grande vasca circolare marmorea e un basamento decorato con motivi floreali che sostiene una tazza. Su quest'ultima sono incisi i nomi dei senatori che ne promulgarono la costruzione e l'anno della sua realizzazione, “Senatores 1615”. La pigna sommitale, presente anche in altre fontane cittadine, rappresenta un simbolo di rilevanza filosofica e spirituale, connessa alla teoria di Cartesio sulla sede dell'anima.
Una gemma di storia e bellezza che continua a raccontare il passato glorioso di Messina.