Questa particolare opera militare probabilmente stata edificata dagli Inglesi attorno al 1805. I francesi si accorsero che tali strutture erano molto ben resistenti alle palle di cannone e decisero di adottare questo modello di torre costiera anche se questo metodo costruttivo fosse già da molto tempo sorpassato. Vene a perfezionarsi ’edificazione delle Torri a Martello.

Questo appellativo di torre martello ebbe successo e da quel momento si estese a tutte le torri costiere. Una mezza dozzina furono le torri edificata in Sicilia, e a Messina, oltre questa, ne esisteva una seconda.

Dal punto di vista tecnico-costruttivo, la torre Mazzone presenta una pianta circolare. Un tronco di cono dunque. Lo  spessore murario varia dai 4 metri della base ai quasi 2 del parapetto, caratteristiche che insieme conferivano alla struttura la capacità di assorbire e neutralizzare l’ impatto dei colpi delle artiglierie nemiche deviandoli.

La torre era inoltre capace di assorbire i contraccolpi prodotti dal tiro delle proprie artiglierie, scaricandone gli effetti sul robusto pilastro centrale.

L’ultimo piano scoperto si raggiunge tramite una stretta scala ricavata nello spessore del muro. Probabilmente concepito per il posizionamento di un cannone da 24  libbre in barbetta pesante circa 2.500 kg capace di scagliare palle di 10 kg ad una distanza di qualche migliaio di metri.

Si pensa che il nome derivi dalla vicina contrada massone, ma l’opera è anche conosciuta come torre bianca o torre mozza per il colore del materiale costruttivo e la forma particolare. Si trova a tra Torre Forre e Mortelle, ad est di ganzirri.

La torre, costruita attorno al diciannovesimo secolo, si trova ad oggi in buono stato.