Nato a Firenze nel 1507, Giovan Angelo Montorsoli è ricordato come uno degli scultori e architetti più influenti del Rinascimento. Frate appartenente all’ordine dei Servi di Maria, Montorsoli sviluppò il suo talento artistico accanto al grande Michelangelo Buonarroti, collaborando alla realizzazione del San Cosma per la Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo a Firenze. La sua opera si distingue per una straordinaria capacità di coniugare la monumentalità classica con il naturalismo manierista.
Carriera e Opere Principali
Montorsoli attraversò l’Italia lavorando per mecenati di prestigio e creando opere che spaziavano dalla scultura monumentale all'architettura sacra. Tra i suoi capolavori più importanti:
- Restauro del Laocoonte (1531): Montorsoli contribuì al restauro del celebre gruppo scultoreo ellenistico, consolidando la sua reputazione come esperto nell'integrazione di tecniche antiche e rinascimentali.
- Tomba di Mauro Mafferi (1537): Realizzata nel Duomo di Volterra, questa scultura rappresenta un'eccellente fusione di solennità e raffinatezza.
- Tomba di Andrea Doria (1541): Nella Chiesa di San Matteo a Genova, Montorsoli celebrò l'ammiraglio con un’opera che esalta la grandezza e il ruolo del personaggio nella storia marittima italiana.
Montorsoli a Messina (1547–1557): Dieci Anni di Magnificenza Artistica
Nel 1547 Montorsoli fu invitato dal Senato messinese per un progetto straordinario: la realizzazione della Fontana di Orione, destinata a celebrare la costruzione del primo acquedotto della città. Quest’opera, ubicata in Piazza Duomo, è considerata un capolavoro dell’arte rinascimentale. La fontana si distingue per la struttura piramidale e per la sua elaborata simbologia, che intreccia elementi mitologici e naturalistici.
Durante la sua permanenza a Messina, Montorsoli realizzò numerose altre opere, tra cui:
- Apostolato per il Duomo di Messina: Una serie di statue che testimoniano il virtuosismo e il senso del sacro dell’artista.
- Pavimentazione del Duomo: Un intervento architettonico che sottolinea il suo contributo alla trasformazione estetica della città.
- Torre della Lanterna (1555): Progettata come faro per il porto di Messina, la torre rappresenta un esempio di ingegneria e architettura funzionale.
La sua permanenza a Messina lasciò un'impronta indelebile nella città, consolidandone il prestigio artistico e urbanistico nel Mediterraneo.
Ulteriori Contributi a Genova e Firenze
Montorsoli fu attivo anche a Genova, dove collaborò con Andrea Doria, per il quale creò:
- Sculture per la Chiesa di San Matteo, incluse opere decorative come stucchi e pulpiti.
- La statua del tritone per i giardini della Villa del Principe, un’opera che esemplifica la fusione tra arte e natura.
Tornato a Firenze, lavorò fino alla sua morte il 31 agosto 1563. Fu sepolto nella Cappella di San Luca, un luogo dedicato agli artisti fiorentini.
L’eredità di Montorsoli
Giovan Angelo Montorsoli rimane una figura centrale nella storia dell’arte rinascimentale. Le sue opere riflettono un profondo legame con i valori umanistici, un rispetto per la tradizione classica e una capacità visionaria di integrare innovazioni stilistiche. Il suo contributo a città come Messina, Genova e Firenze è testimonianza del suo straordinario talento, rendendolo uno degli artisti più rispettati del suo tempo.