Splendido esempio di scultura neoclassica, la Fontana Falconieri è una testimonianza significativa della tradizione artistica e architettonica messinese. Ideata nel 1842 dall'architetto Carlo Falconieri, l'opera si ispira al neo-rinascimento toscano, reinterpretando con eleganza elementi simbolici e decorativi.

Origine e collocazione

Commissionata dal Senato cittadino in occasione delle celebrazioni per il diciottesimo centenario della Madonna della Lettera, la fontana fu inaugurata nel 1843 e inizialmente collocata in piazza Ottagona, oggi piazza Juvarra. Nel 1957, a causa di esigenze urbanistiche, fu trasferita nella suggestiva piazza Basicò, situata a monte di via Sant'Agostino, dove si trova attualmente.

Descrizione artistica

La Fontana Falconieri si compone di una vasca geometrica sopra una piattaforma ottagonale, simbolo di perfezione e armonia. Quattro basamenti reggono figure di “sirenidi” in ferro, creature ibride con corpo di pesce e teste zoomorfe: aquila, delfino, leone e uomo. Questi elementi sono impreziositi dal marchio della “Fonderia Oretea” di Palermo, risalente al 1846, che ne testimonia l'alta qualità artigianale.

Dietro queste figure, si erge una serie di “lunettoni” in marmo bianco decorati con motivi floreali, che aggiungono grazia e raffinatezza. Al centro della vasca, una stele a piramide tronca, decorata con bassorilievi di animali fantastici e stilizzazioni floreali, conferisce un carattere monumentale all’opera. Sopra, una stele più piccola sorregge una vasca ovale, ornata da fogliami a spirale e conchiglie marine che rappresentano il legame con l’elemento acquatico.

Un’opera celebrativa

La fontana non è solo un capolavoro artistico ma anche un simbolo di devozione religiosa, legata alla Madonna della Lettera, patrona di Messina. Fu pensata per celebrare la Lettera della Vergine, arrivata in città in un momento storico e spirituale di grande rilevanza.

Curiosità

Il trasferimento in piazza Basicò fu accompagnato da interventi che hanno preservato la magnificenza dell'opera, evidenziandone il valore storico. La struttura è inoltre un raro esempio di fusione tra marmo e ferro battuto, che mostra l’evoluzione delle tecniche di lavorazione nel XIX secolo.

La Fontana Falconieri continua a stupire per la sua bellezza e per il legame profondo con la storia della città, rappresentando un ponte tra la tradizione artistica messinese e influenze neoclassiche italiane. Un monumento che oggi impreziosisce il patrimonio culturale di Messina, mantenendo vivo il ricordo delle celebrazioni secolari.