La Torre del Faro è ubicata a Capo Peloro e si pensa che le prime edificazioni dell'area risalgano all'età preromana. Infatti, nella zona è facile imbattirsi in presunti reperti archeologici
La torre è di epoca più recente, attorno al XIII° sec., e come altre strutture antiche messinesi ha subito modifiche strutturali nei secoli. Sono ancora visibili diverse troniere per artiglierie ad avancarica e i binari semicircolari per i sottafusti di una batteria per cannoni 149 mm da difesa antinave. Il sito era probabilmente munito di artiglierie costiere anche durante la prima guerra mondiale quando erano frequenti i passaggi di sommergibili nel Mediterraneo.
Si tratta di una delle opere fortificate meno conosciute a Messina. L'Opera è di epoca medievale con la caratteristica pianta circolare.
La torre di Contesse sorge su un’area strategica, ed ai tempi fu utile al controllo delle fiumare di San Filippo e Calispera, e della sottostante fiumara di Contesse. E' di piccole dimensione ma è di fatto una massiccia fortificazione strutturata su due livelli ubicata tra San Filippo e Contesse a circa 120 metri di altitudine sul livello del mare.
Questa particolare opera militare probabilmente stata edificata dagli Inglesi attorno al 1805. I francesi si accorsero che tali strutture erano molto ben resistenti alle palle di cannone e decisero di adottare questo modello di torre costiera anche se questo metodo costruttivo fosse già da molto tempo sorpassato. Vene a perfezionarsi ’edificazione delle Torri a Martello.
Questo appellativo di torre martello ebbe successo e da quel momento si estese a tutte le torri costiere. Una mezza dozzina furono le torri edificata in Sicilia, e a Messina, oltre questa, ne esisteva una seconda.
La compatta ma slanciata (l’altezza si aggira attorno ai 25 metri) torre della Lanterna alta 25 metri circa, è detta anche del Montorsoli dal nome del suo progettista ovvero il frate Giovanni Angelo Montorsoli. Essa rappresenta un valido esempio cinquecentesco di fortificazione costiera e di difesa del porto adatta per artiglieria in casamatta.
La cinta Muraria della città di Messina fu edificata nel periodo normanno da Ruggero D'altavilla. La cinta circondava la città dal torrente boccetta sino alla Via Portalegni, oggi chiamata Tommaso Cannizzaro, e scendeva verso il cavalcavia sino ad arrivare al castello che sorgeva dove oggi c'è la dogana. Arrivava sino all'odierno Viale Italia e cingeva il castello Roccaguelfonia per poi scendere nel torrente Boccetta sino al mare.
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